Pagina delle attività al Rifugio Kugy

Per godervi al massimo la vostra vacanza slow vi proponiamo alcune attività da svolgere durante il periodo estivo e invernale. Partendo dal Rifugio Kugy potrete esplorare la natura circostante come più vi piace! Che siate amanti del trekking o del nordic walking, dello sci di fondo o dello sci alpino, che siate ciaspolatori o ciclisti, il territorio offre una possibilità di svago a tutti quanti. E se dovesse piovere? Niente paura, non mancano le attività al coperto come l’arrampicata indoor, una visita alla malga per scoprire come viene realizzato il formaggio Montasio o, una gita alla suggestiva miniera di Raibl.

Estate

Se non siete pratici di sport invernali, la stagione estiva sulle Alpi Giulie vi offrirà diverse attività per rigenerarvi dopo il lungo letargo. Gli amanti del trekking e del nordic walking potranno percorrere i bellissimi sentieri che si diramano sulle montagne di Valbruna, Camporosso, Ugovizza e Tarvisio. Vi ricordiamo che la segnaletica non manca ed esistono accurate mappe escursionistiche per orientarsi.

Le camere

Trekking

Qualche suggerimento:

  • Monte Lussari: un evergreen delle Alpi Giulie, dalla cui cima godere di un panorama sulle cime circostanti. Per chi volesse la cabinovia è attiva anche d’estate, altrimenti si potrà raggiungere il Santuario sulla cima dalla comoda strada forestale o dal sentiero del Pellegrino.
  • Sentiero degli alberi di risonanza / The Forest Sound Track: percorso di 5,5 km che si immerge nello straordinario bosco di abeti rossi destinati alla produzione di strumenti musicali quali violini, viole, violoncelli, chitarre, pianoforti, clavicembali, in tutto il mondo. Partendo da Valbruna potrete raggiungere anche altri punti di interesse: un sito di alberi di abete rosso malformati a causa di nodi patogeni nel sottosuolo, un piccolo parco dell’arte chiamato “Altrememorie“, la sorgente “Sabuata” e, nella parte finale, quando già sarete giunti all’interno del bosco degli alberi di Risonanza, incrocerete l’ “Abschnitt Saisera”, un Parco Tematico della Grande Guerra. In questo suggestivo contesto, nel mese di giugno, si tiene il festival Risonanze: musica nel bosco. Quest’anno, viste le circostanze, è stato annullato e rinviato al 2021. Nel frattempo, però, è prevista la digitalizzazione del sentiero e, grazie ad un’app, sarà possibile consultare contenuti multimediali e un’audioguida di accompagnamento alla scoperta del bosco e del legno armonico.
  • Percorso tematico della Grande Guerra (Abschnitt Saisera): l’abbiamo percorso in prima persona e lo consigliamo vivamente, non solo per la sua valenza storica ma perché c’è davvero da rimanere a bocca aperta.
  • Malga Rauna e Cappella Zita: partendo da Valbruna ci si può dedicare a questa facile escursione, da fare anche in inverno con le racchette da neve. Si prende il sentiero Cai 607 e passando per Malga Rauna si potrà godere di belle vedute sulla Cima del Cacciatore. Nelle giornate di sole sono meravigliosi i tramonti. A 1515 m si può visitare la Cappella Zita sopravvissuta agli eventi bellici della Grande Guerra.
  • Monte Nebria: Con un facile percorso circolare, si parte da Valbruna e si seguono i sentieri Cai 608 e 658. E’ una camminata che consigliamo a tutti perché seppur con un’elevazione moderata garantisce un panorama a 360°. Le cime sono due, a est e a ovest, e il percorso segue una pista militare.
  • Rifugio Grego: partendo dalla Val Saisera e percorrendo il sentiero Cai 611 che attraversa una bella faggeta, si può salire al rifugio Grego. Una vista magnifica vi svelerà il Jôf Montasio nella sua imponenza: Creste dei Draghi, Torre Nord, Amalia, molte delle vie che Kugy percorse e che immortalò nei suoi scritti.
  • Jôf di Somdogna e Jôf di Miezegnot: partendo proprio dal Rifugio Grego e percorrendo ancora 400 mt scarsi di dislivello si giunge fino alla cima Somdogna. Dall’omonima sella invece si può prendere il sentiero Cai 609 e, incontrando testimonianze della Grande Guerra, giungere alla cima di Miezegnot.
  • Rifugio Pellarini e Monte Nabois: il rifugio si inserisce nella bellissima cornice del gruppo dello Jôf Fuart ed è raggiungibile con il sentiero Cai 616, dapprima su pista forestale e poi su sentiero. Una volta arrivati, è d’obbligo salire al Grande Nabois.

Per i pellegrini

  • Cammino Celeste o Iter Aquileiense: Vi siete persi? Seguite il pesciolino che fa da simbolo a questo pellegrinaggio lungo circa 200 km. L’affascinante cammino che taglia l’intera regione viene definito come una piccola colonna vertebrale del Friuli Venezia Giulia. In dieci tappe, si snoda dalla città di Aquileia e giunge alla sua ultima fermata proprio qui nel paese di Valbruna, e su fino alla cima del Monte Lussari. E’ interamente percorribile dal mese di giugno fino al mese di settembre mentre d’inverno alcuni tratti sono coperti dalla neve.

Bike

Per coloro che amano saltare in sella alla propria bicicletta e viaggiare su due ruote proponiamo i seguenti percorsi:

  • Val Bartolo, Sella di Bartolo, Malga Acomizza: partendo da Camporosso si potrà seguire questo bellissimo tracciato che si snoda oltre il confine italo austriaco.

  • Puanina Bike: il circuito di 35 km parte direttamente dal Rifugio Kugy. Con un dislivello di 700 mt è un percorso di difficoltà media. Il primo tratto su strada conduce alla comoda pista ciclabile. Raggiunto l’abitato di Ugovizza si procede su strada asfaltata e in parte sterrata verso il rifugio Nordio (mt. 1420). Si scende poi a Malga Priu in Val Rauna (mt. 1255) e da lì verso il Rifugio Gortani (mt 1100). Si rientra a Valbruna dalla Sella di Vuom a Camporosso. Tutta la zona offre paesaggi immersi nel verde dei prati e si possono raggiungere vari rifugi e agriturismi.

  • Valbruna - Sella Prasnig - Riofreddo - Ortigara - Ciclabile - Tarvisio - Valbruna: con una lunghezza di 46 km circa e un dislivello max in salita di 650 mt, il percorso si snoda su pista ciclabile e strade forestali. Si parte da Valbruna si percorre un tratto della Val Saisera e si raggiunge sella Prasnig (mt. 1491). Segue una discesa pendente verso Val Riofreddo e Riofreddo (mt. 830). Di nuovo in direzione Tarvisio si devia verso Rutte e Ortigara fino a tornare sulla ciclabile che da Fusine ritorna a Tarvisio e a Valbruna.

  • Valbruna - M.te Lussari - Ritorno: il percorso di difficoltà media diventa più impegnativo su ciclabile e strada forestale. Ha una lunghezza di 30 km e un dislivello max in salita di 650 mt. Si parte da Valbruna e lungo la strada forestale si arriva in salita fino al Monte Lussari (mt.1750). Si può rientrare percorrendo la stessa strada o per i più esperti passare dal Monte Florianca, il Monte Priesnig, Tarvisio e Valbruna.

  • Ciclovia Alpe Adria: dalla montagna al mare. Il tratto italiano parte da Coccau e l’arrivo sarà nella graziosa città di Grado. Noi l’abbiamo percorsa tutta e vi garantiamo che è bellissima! Se non avete tempo a sufficienza per percorrere l’intera ciclovia, potete sempre accontentarvi con due tratti interessanti. Il primo vi porta da Valbruna in uno dei borghi più belli d’Italia, Venzone. Meno di 60 km e un comodo rientro in treno. Il secondo è diretto verso Kranjska Gora, sono circa 30 km e una deviazione obbligata ai laghi di fusine (a 3 km dal bivio).

Le attività invernali in Val Saisera - pista fondo

Inverno

Per chi non vuole rinunciare alle camminate invernali, il miglior modo è munirsi di ciaspole e avventurarsi sui sentieri della Val Saisera. Troverete oltre 15 km di sentieri nella neve, ben segnalati e battuti. Per gli appassionati dello sci di fondo non mancano piste che si snodano lungo tutta la vallata, attraverso radure e magici boschi innevati. A meno di 5 km da Valbruna, la telecabina del Monte Lussari è attiva anche per gli amanti dello sci alpino. E sempre per gli appassionati della discesa, il vicino comune di Tarvisio offre altrettanti 25 km di divertimento.

Qualche suggerimento:

  • Saisera Wild Track: il percorso ad anello di 11 km si snoda all’interno della Val Saisera ed è fruibile a tutti, a piedi, con gli sci di fondo o con le fat bike. Oltre alla bellezza del paesaggio invernale, lungo l’itinerario si può fare un salto nella storia e visitare i luoghi del fronte della prima guerra mondiale.
  • Valbruna Beisner Track: lungo 3,5 km, il percorso si sviluppa sulla piana antistante l’abitato di Valbruna. E’ un sentiero adatto a tutti e ottimo per rilassarsi a due passi dal paese. Per gli amanti della storia è possibile prenotare una visita guidata al forte militare Beisner, completamente costruito all’interno della roccia. Per gli amanti del genere, nei dintorni sono visitabili anche il forte Hensel a Malborghetto e il forte Col Badin a Chiusaforte.
  • Sentiero del Pellegrino / Cima del Cacciatore: il famoso sentiero che porta direttamente sulla cima del monte Lussari è un’ottima pista invernale da risalire con le pelli di foca. Una volta giunti sul Lussari si può proseguire verso la Cima del Cacciatore. Gli sci alpinisti, oltre che d’inverno, anche in primavera potranno dedicarsi a gite affascinanti e di livello facile: Sella Nabois, Jof di Somdogna, cima del Monte Cocco o la Vetta Bella.